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Blessingway

Sono molto grata per aver vissuto ieri un'esperienza fantastica: un Blessingway.

Non ne conoscevo l'esistenza ma è una cosa molto semplice e meravigliosa, tipo un pigiama party tra ragazze!

Il Blessingway era una pratica diffusa tra i nativi americani, per invocare benedizioni positive e per scongiurare la sfortuna. Ai nostri tempi è usato per le future mamme, per celebrarle e regalare loro un momento in cui essere al centro dell'attenzione.

Per usare le parole della doula Sara, che ci ha accompagnate in questo percorso meraviglioso:

"Il Blessingway è un regalo che le amiche della futura mamma le fanno: è un cerchio di donne in cui la futura madre viene coccolata, rassicurata e celebrata. Si trascorre insieme un pomeriggio che crei una rete di supporto alla mamma, sia coccolandola con omaggi culinari, tisane rilassanti, piccoli regali simbolici o utili, con frasi di conforto e racconti di esperienze positive di parto e puerperio. E' un modo di celebrare la nostra amica e per dirle che siamo tutte con lei in questo momento speciale, che anche se non saremo fisicamente presenti durante il parto ci saremo come cerchio di amiche-sorelle che la sostengono e la sosterranno anche dopo la nascita."

E' stato un momento rilassante, in cui il prendersi cura di una persona ha portato a prendersi cura dell'intero gruppo e quindi di sé, di commozione ma anche risate, di sorellanza tra donne, alcune sconosciute tra loro.

Abbiamo allestito la stanza del luogo prescelto con fiori e candele, imbandito la tavola di svariate cibarie da far invidia a un catering e accolto la nostra amica.

Chiara aspetta Veronica da qui a un mese.

Io e Marco, lei e Mirko siamo tutti coetanei, ci divide un solo anno di differenza. I nostri figli entrambi maschi hanno la stessa età, con uno scarto di tre mesi. Condividiamo lo stesso pianerottolo da quasi tre anni e la nostra è diventata quasi subito un'amicizia intensa.

Nei nostri progetti volevamo continuare le similitudini, e avevamo in mente entrambe di arricchire il nostro terzo piano con due bimbe coetanee anch'esse.

Poi, nello stesso anno, alla mia porta ha bussato un tumore e alla sua davvero una bimba.

Tante volte ho pensato, assolutamente senza invidia, come fosse strana la vita. Ero e sono davvero felice per quella famiglia così speciale, sperando un giorno di ricevere lo stesso dono, e comunque accettando in ogni caso quello che la vita avrà in serbo per me.

Ieri il Blessingway è iniziato con un rito: costruire una collana per la mamma protagonista, con perline significative per noi, e mentre l'amica di turno infilava il ciondolo doveva raccontare qualcosa sul proprio rapporto con Chiara. Insomma ho fatto una pessima figura perché ho pianto senza dire nulla di sensato. Sono più brava a nascondermi dietro parole scritte, e soprattutto la mia amica già sapeva che tra noi era già tutto sottinteso senza bisogno di parole, in quel momento non volevo gettare un'ombra su quella magia e deprimere altre ragazze presenti, alcune in attesa del loro primo figlio.

Quindi quello che le voglio dire è questo, che la ammiro molto come persona e madre, Chiara ha tutta la pazienza che manca a me, che sono felice e le sue gioie è come se fossero le mie, che siamo una grande famiglia al terzo piano di un palazzo che per un attimo ha avuto strade separate ma che tornerà unita sotto il sole della Vita!

Perché io alla morte non ci voglio più pensare, perché abbiamo l'età in cui è giusto pensare così.

Veronica io l'aspetto con ansia, non vedo l'ora di tenerla in braccio e coccolarla, perché sarà anche un po' mia dato che Chiara e Mirko mi hanno fatto l'immenso regalo di nominarmi sua madrina e intendo prendere sul serio il mio compito!

E per quanto riguarda il Blessingway, è un attimo così profondo di condivisione e benessere che bisognerebbe istituirlo come tappa fondamentale del percorso di una persona, anzi ripeterlo periodicamente e fermarsi con le persone del proprio 'primo cerchio' per stringersi ancora di più.

Grazie Chiara per considerarmi una tua amica-sorella, grazie alle ostetriche di Mammalcentro, grazie alla doula Sara, e grazie alle amiche di Chiara, persone davvero speciali!


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