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Cosmetici, scelta consapevole

Anche se noi donne potremmo sembrare la categoria più interessata all'argomento, è doveroso partire dalla definizione del termine “cosmetico“ per comprendere che in realtà è un tema che coinvolge tutti, anche i maschietti e soprattutto ogni persona, sia in terapia che in stato di salute.

Che cosa si intende per “prodotto cosmetico”?

Il Ministero della Salute lo definisce così: per “prodotto cosmetico” si intende qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l'aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei.

Cominciate a capire a che categoria vasta ci stiamo riferendo? Sono decine i prodotti che fanno parte delle nostre abitudini quotidiane, il loro impiego è legato a comportamenti abituali di cui non possiamo immaginare di fare a meno. Utilizziamo cosmetici ogni volta che ci laviamo i denti, facciamo la doccia, i capelli, ci trucchiamo e ci strucchiamo, ci profumiamo, ecc.

Altro concetto fondamentale è che il cosmetico non nasce per curare, altrimenti sarebbe definito farmaco, quindi quando vi dicono per esempio che una crema cura un inestetismo come la cellulite ( che poi in realtà è una vera patologia degenerativa dell'ipoderma ) vi raccontano una bella favoletta.

Vero è anche che se riconosciamo e attribuiamo una proprietà al cosmetico, allo stesso modo dobbiamo considerarne l'aspetto potenzialmente dannoso.

Consideriamo che è alto il potenziale di veicolazione di sostanze da parte di un cosmetico, basti pensare ai farmaci ad uso transdermico che sfruttano la caratteristica di “filtro” tipica della pelle per assorbire delle sostanze funzionali.

Attenzione anche a tutti cosmetici che vengono definiti “naturali” o "bio"; questa denominazione non è sempre sinonimo di sicurezza perché alcuni princìpi attivi naturali sono potenzialmente allergizzanti per alcuni soggetti (oli essenziali e profumi), e le aziende cosmetiche oltre all'estratto vegetale possono aggiungere una serie di sostanze non proprio naturali per emulsionare e conservare il prodotto.

La produzione e commercializzazione dei cosmetici è regolamentata da severe leggi europee la cui finalità è la tutela della sicurezza dei consumatori, quindi in teoria ogni cosmetico in commercio è “sicuro”. Ma sicuro per chi? Anche questo è un concetto relativo perché molte sostanze utilizzate e concesse sono potenzialmente allergizzanti.

Quindi ogni cosmetico non è detto che sia adatto per tutte le persone.

Il consumatore dovrebbe venire educato, istruito e sensibilizzato a conoscere i rischi e benefici dell'utilizzo delle sostanze impiegate, soprattutto dagli addetti ai lavori.

Il ruolo dell'estetista oncologica (ma dovrebbe valere per l'intera categoria professionale), oltre ad intervenire con trattamenti idonei deve farsi carico di divulgare la corretta informazione.

Un suggerimento è quello di consultare sempre l'INCI del cosmetico (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), che semplicemente è l'elenco dei componenti indicato sul retro della confezione ma che sono spesso nomi indecifrabili.

In aiuto vengono alcuni siti internet specializzati come www.biodizionario.it dove è possibile ricercare le caratteristiche dei princìpi attivi e dei componenti (emulsionanti, conservanti, ecc.) che compaiono nell'INCI del cosmetico e aiutarci a capire se è "buono" o "cattivo".


Una categoria di persone che merita una attenzione particolare è quella del paziente o ex paziente oncologico perché la pelle in quel contesto risulta più fragile e con una barriera cutanea non integra. I prodotti cosmetici che usavamo prima delle terapie potrebbero non essere più indicati poiché potrebbero non riuscire a ripristinare e conservare la funzione di barriera protettiva ed inoltre potrebbero contenere sostanze potenzialmente irritanti in situazioni di degenerazione epidermica.

Quindi la caratteristica e funzione principale che deve avere il cosmetico durante la terapia è ripristinare la funzione barriera . Come? Attraverso l'impiego di sostanze sebosimili e quindi oli dermocompatibili e dermoaffini, come gli oli vegetali ( NO MINERALI ), o burri ( karitè ), l'acido jaluronico e vitamina E.


Ma quali sostanze NON DEVONO comparire?

- Siliconi: presenti in creme, fondotinta, primer (sono fatti solo di silicone), sieri. Sulla pelle formano una pellicola occlusiva e antitraspirante che nell'immediato rende molto liscia e levigata la pelle , ma con l'uso continuativo ne impedisce la naturale traspirazione, con conseguente formazione di comedoni, brufoli e grani di miglio

- Allergeni: per legge sono stati individuati 26 ingredienti che in base alle percentuali utilizzate potrebbero essere allergizzanti. Se in un cosmetico uno o più ingredienti superano la soglia consentita, in etichetta troveremo accanto alla denominazione generica “profumo”, “parfum” o “aroma” anche il nome di questo ingrediente. Li troviamo con più frequenza negli oli essenziali, negli estratti, nelle acque aromatiche, ecc). Le stesse sostanze sono presenti anche nei detersivi, ammorbidenti e profumatori per la casa, nei profumi.


COSA CONSIGLIA L'ESTETISTA ONCOLOGICA?

Evitate l'acquisto “fai da te”, ma nello stesso tempo diventate consumatori consapevoli e armatevi di voglia di ricercare sul sito che vi ho indicato le sostanze che trovate in INCI. Partite sempre dal presupposto che la vostra pelle sta vivendo un momento di estrema delicatezza e sensibilità e più formulazioni semplici utilizzate meno vi esporrete a rischi di irritazione.

Eliminate l'ammorbidente dai lavaggi, sostituitelo con l'aceto di mele o il bicarbonato di sodio. Acquistate cosmetici pensati e prodotti in maniera consapevole per rispondere alle necessità della VOSTRA PELLE. I cosmetici che utilizzavate prima della diagnosi potrete ricominciare ad utilizzarli almeno due/tre mesi dopo aver terminato le terapie, introducendoli uno alla volta per verificare che siano tollerati dalla vostra pelle.


LA MIA SCELTA COSMETICA

Partendo dal presupposto che, anche prima di specializzarmi in estetica oncologica, ho sempre lavorato partendo dal principio di non tossicità, mi sono sempre imposta una regola fondamentale: non nuocere. Scegliere il cosmetico per trattare le mie clienti in studio è stato un impegno etico che ho voluto assumere e mantenere consapevolmente. Offro soluzioni cosmetiche adeguate e sicure con l'obiettivo di migliorare e attenuare i possibili effetti secondari delle terapie. Sono cosmetici approvati dalla LILT di Bologna, associazione con la quale collaboro in ospedale a Reggio Emilia e che proprio lì nel Day Hospital ho avuto la possibilità di apprezzarne le caratteristiche performanti e la sicurezza.

I miei cosmetici rispettano il principio dei “senza”, garantendo un principio dei “con” di altissima qualità.

Per ogni prodotto venduto in Italia, l'azienda che ho scelto devolve un contributo economico per promuovere attività di supporto alle terapie oncologiche sul territorio nazionale.

I miei cosmetici sono proposti in confezioni airless, un'attenzione supplementare al principio di non contaminazione batterica. Su ogni confezione mi sono assunta l'impegno e la responsabilità di apporre un adesivo che ricorda che ogni singolo prodotto, prima di essere rivenduto, è passato al vaglio della mia selezione ed esperienza cosmetologica e risponde ai canoni etici cardini della mia professione.

Mi impegno ad offrire ai miei clienti un vademecum in cui elenco le sostanze che non devono comparire nei cosmetici affinché si crei una consapevolezza finalizzata a rendere il soggetto in terapia autonomo nell'acquisto.

Una raccomandazione finale. NON ESITATE MAI A RICHIEDERE INFORMAZIONI E SPIEGAZIONI A CHI HA COMPETENZA, E' UN VOSTRO DIRITTO-DOVERE!

Io sono qui per voi.

Giovanna Buratti – Estetista Oncologica certificata OTI www.facebook.com/giovanna.studioacqua www.facebook.com/studioacquatortona/

Attenzione agli ingredienti dei cosmetici che scegliamo
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