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Intimamente... durante le terapie

Argomento delicato? Certamente, proprio per questo è doveroso trattarlo dolcemente, provando a superare tabù, dubbi e ansie.

E' necessario ricordare cosa avviene in terapia dal punto di vista fisiologico per poter comprendere ed acquisire una corretta modalità di cura di sé e ricevere beneficio a livello fisico e psicologico. L'assunzione di alcuni farmaci chemioterapici può influire sul ciclo mestruale (irregolare o assente) generando disturbi e fastidi paragonabili alla menopausa quali secchezza vaginale, sudorazione eccessiva, vampate di calore, irritazione delle mucose, alterazione della libido. L'alterazione e la carenza ormonale comportano una riduzione delle naturali difese fisiologiche e alterazione del pH. La mucosa vulvo-vaginale si assottiglia procurando sia riduzione della lubrificazione che dell'elasticità. Diminuisce la produzione di collagene, che è quella sostanza che garantisce elasticità ai tessuti del nostro corpo, sia interni che esterni; lo possiamo notare con la perdita di tono sul viso e lo possiamo “sentire” nelle zone intime.

Il microbiota, cioè l'insieme di microorganismi, in maggior parte di origine batterica, che colonizzano la cavità vaginale subisce una significativa alterazione. Come per altre zone del corpo, tipo bocca, intestino e pelle, anche le pareti vaginali sono composte da una specifica popolazione di batteri in equilibrio tra loro e che costituiscono una forma di difesa verso aggressori patogeni.

Ecco che, per una zona così delicata del nostro corpo, diventa assolutamente necessario adottare abitudini igieniche e comportamentali finalizzate a non aggravarne le condizioni e, ove possibile , riportare in equilibrio il microbiota.

COSA POSSIAMO FARE?

Molto, molto più di quello che si possa immaginare; la prevenzione equivale alla cura!

IGIENE INTIMA

Ora più che mai è indispensabile scegliere con attenzione e consapevolezza un detergente intimo formulato per non aggredire le mucose e che abbia un pH idoneo alla situazione specifica.

Importante segnalare all'acquisto la terapia in corso.

Utilissimo il supporto di uno spray lenitivo con proprietà virustatiche, battericide e idratanti da poter utilizzare più volte nell'arco della giornata.

PRESERVATIVO

Ne è consigliato l'uso almeno nei 4/5 giorni dopo la chemioterapia, poiché la tossicità del farmaco è presente nelle secrezioni. Evitiamo di creare al nostro partner sensibilizzazioni da tossicità farmacologica.

EPILAZIONE

Come già ho evidenziato nel precedente articolo dedicato all'argomento, verificate che la vostra estetista utilizzi un metodo epilatorio con sistema di non contaminazione del barattolo, cioè che utilizzi palette usa e getta e che non vengano immerse più di una volta nella stessa cera ( il calore dello scaldacera non è sufficiente a neutralizzare virus e batteri ). Quindi vietatissima la spatola di metallo! Vietato anche l'uso di talco prima dell'epilazione. Eviterei anche la ceretta tradizionale preferendo decisamente quella plastica.

In ogni caso prima di procedere all'epilazione verificate di non avere manifestazioni irritative in atto.

INDUMENTI

Indossate sempre biancheria intima di cotone o fibre naturali di colore chiaro e non indossate pantaloni aderenti.

CALO DEGLI ESTROGENI E... Un altro aspetto innegabile è l'influenza del cambiamento ormonale sulla libido e l'eros.

Vi chiederete cosa c'entra questo tema con l'estetica oncologica. Giusta osservazione, infatti è di competenza medica e quindi ginecologo, psicologo, sessuologo sono sicuramente le figure professionali di riferimento.

Ma... torniamo al calo di estrogeni. Tutte noi sappiamo quanto la stanchezza e lo stress, sia fisico che mentale possano influire negativamente sul desiderio, che è strettamente correlato ad un immaginario di bellezza del corpo e che inevitabilmente, in un contesto di malattia, porta con sé segni più o meno visibili e, a volte, abbandonarsi al piacere diventa difficile a causa della paura di non piacere più.

La componente mentale e lo stato d'animo giocano un ruolo molto importante, perciò possiamo fare grandi cose per migliorare questa condizione.

COSA CONSIGLIA L'ESTETISTA ONCOLOGICA Ricontattiamo il nostro corpo attraverso la stimolazione dei sensi, concediamoci come un balsamo rigenerante tutte quelle sensazioni che ci inducono piacere, cercando di vivere situazioni gradevoli, per alimentare il benessere fisico, psichico e dell'anima.

Il massaggio, correttamente eseguito e contestualizzato in un ambiente idoneo a creare una sorta di “nuvola” che ci isoli dal resto del mondo, è uno degli strumenti d'eccezione per stimolare le endorfine (ormoni del benessere) e per riabituarci a percepire sensazioni piacevoli attraverso la pelle.

Concediamoci un trattamento coccola al viso, alle mani, ai piedi. Recuperiamo in maniera delicata una bellezza non solo sensoriale ma tanto tangibile da aver voglia di esibirla al mondo.

Ricordiamoci che se una parte del nostro corpo ci crea disagio e sofferenza, ne abbiamo altre 100 che possono essere valorizzate.

Il make up! Potevamo non parlarne? Concedetevi una sessione di trucco eseguito da una professionista (con prodotti atossici concessi in terapia, esistono aziende che producono linee dedicate) ed esigete di trasformare la seduta in una sessione di training per poter ripetere in autonomia il trucco ogni giorno; sfruttate questa capacità acquisita per organizzare cenette romantiche con il vostro partner e non solo per andare al lavoro! Questo momento indubbiamente impegnativo, potrebbe regalarvi grandi spunti per dipingere finalmente di rosa la vostra vita intima, perché, lo sapete benissimo, siete donne speciali!

Giovanna Buratti

Estetista Oncologica OTI Direttore di Studio Acqua Tortona

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