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O' Sole mio...!

Oggi cerchiamo di far luce su un eterno dilemma: il sole fa bene o fa male?

Questo è un argomento che amo trattare frequentemente perché esiste molta confusione in merito, molte false credenze e ahimè troppa leggerezza nel vivere il rapporto con l'adorato “fratello sole“.

Che si parli di prevenzione, quindi nel caso di un soggetto sano, che si parli di abitudini/precauzioni/regole da adottare durante le terapie croniche e/o oncologiche, il denominatore comune è il buon senso che va a braccetto con una corretta informazione. Partiamo dal presupposto che sole è luce e luce è vita, salute, endorfine, quindi, a maggior ragione durante le terapie oncologiche la ricerca di momenti e situazioni che infondano benessere non è lecita ma doverosa.

I benefici di una vacanza all'aria aperta, al mare o in montagna sono occasione per ritrovare serenità.

Il nostro impegno è farlo adottando tutte le precauzioni del caso, perché vi ricordo che la pelle in terapia cambia, diventa più sensibile e fragile, si scotta e macchia con più facilità e anche in questo caso esige coccole.

Quindi che si fa? Creme protettive solari

Sono il primo alleato a cui si pensa ma sono solo un complemento, indispensabile, nel complesso di giuste misure da adottare. Un'accurata scelta della tipologia del prodotto è indispensabile: la crema deve avere in prevalenza filtri fisici (ossido di zinco, biossido di titanio), non deve contenere siliconi e oli minerali, sostanze occlusive che impedendo la traspirazione causerebbero eritemi, non deve contenere neanche profumi. Devono specificare la capacità di proteggere sia dagli UVA che UVB e avere un fattore di protezione (SPF) non inferiore a 30. Attenzione alla data di scadenza e non utilizzare il flacone se aperto da più di un anno, poiché il potere schermante diminuisce dopo l'apertura. L'applicazione va ripetuta almeno ogni due ore e dopo ogni bagno o doccia. E' fortemente consigliato utilizzare SEMPRE un cosmetico con protezione UV alta, anche durante la stagione invernale, anche se camminiamo per strada e ogni qualvolta siamo esposti anche indirettamente ai raggi del sole, quindi anche in città.

Una precisazione che va oltre le precauzioni in terapia: il numero che indica il fattore di protezione indica il valore del tempo in cui la nostra pelle può stare esposta al sole senza subire danni cellulari, è un calcolo che viene fatto tenendo conto del fototipo personale. Perciò mi auspico di non sentirmi più dire: "con la protezione alta non mi abbronzo"!

C'è una spiegazione leggermente più articolata che mi riservo di darvi più dettagliatamente in consulenza di persona.

Dopo l'esposizione: idratare, lenire, ammorbidire, addolcire con burri vegetali senza profumi e oli minerali.

Consigli generici

Le zone del corpo trattate con radioterapia o chirurgicamente devono essere superprotette e superschermate anche con un abbigliamento in fibre naturali e non sintetiche per almeno 6 mesi. Ricordatevi che il tessuto a trama fitta scherma maggiormente, come anche le maniche lunghe e i pantaloni lunghi e i tessuti asciutti di più rispetto a quelli bagnati. Le cicatrici vanno protette e trattate in maniera particolare e non devono MAI essere esposte al sole. Quei fantastici cappelli a tesa larga e gli occhialoni alla Audrey Hepburn, quelli che ci ricordano i film estivi anni '50, sono ancora estremamente femminili e super consigliati per proteggerci con classe. Concediamoci adesso quel vezzo che non avremmo mai osato... Mai esporsi dalle 10 del mattino alle 16, le radiazioni sono molto intense e pericolose. Attenzione alla rifrazione dei raggi in situazioni in cui non si percepisce il calore, come la barca, la neve, gli specchi d'acqua.

Idratarsi sempre abbondantemente con acqua e se necessario integrarla con sali minerali (solo su consiglio medico ).

MAI, MAI e poi MAI (ma ditelo a tutti!!!!) lampade abbronzanti!!!!!! PREVENIRE, PREVENIRE, PREVENIRE. Come sempre, in caso di fastidi, disagio, prurito, arrossamenti, malessere non esitate a contattare il vostro medico di riferimento, anche se vi sembra cosa di poco conto non sottovalutate.

Giovanna Buratti estetista oncologica

OTI beauty cancer coach presso Studio Acqua – Tortona


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