Le unghie possono presentare alterazioni causate dalle terapie, così come succede alla pelle e alle mucose.
Le unghie possono diventare fragili, ruvide, sfaldarsi facilmente, pigmentarsi e/o scolorire, essere preda facile di funghi e batteri, fino a volte a cadere. Il contorno delle unghie diventa secco e le cuticole vengono danneggiate.
L’aspetto delle unghie gradualmente torna alla normalità alla sospensione del trattamento.
Come affrontare correttamente il momento transitorio ? L'estetista oncologica consiglia: Tagliare le unghie corte per ridurre il rischio di rottura. Non tagliare le cuticole, spingerle delicatamente verso l’interno e ammorbidirle con olio nutriente-idratante. Meglio ancora limitarsi ad ammorbidirle. Ricordate, le cuticole svolgono l'importante ruolo di proteggere matrice e letto ungueale; in questo frangente più siamo “protette” e più siamo al sicuro da infezioni.
Non mangiarsi le unghie. L’onicofagia soprattutto in situazioni di stress psico-fisico è difficile da fermare, ma per igiene e benessere delle unghie è fondamentale perdere l’abitudine. La saliva infatti essendo acida aumenta solo la loro fragilità. Fermiamoci e riprendiamo consapevolezza del nostro corpo attraverso un respiro profondo e ricordiamoci che esistono altre tecniche per rilasciare la tensione, per esempio un massaggio rilassante, lo yoga, la meditazione, il reiki, passeggiare.
Prima di fare i lavori di casa applicare una crema barriera e indossare i guanti.
Evitare l’uso e l’esposizione a detersivi e prodotti chimici per ridurre al minimo il rischio di reattività cutanea.
Massaggiare le cuticole e unghie tutti i giorni per evitare l’essiccazione.
Scegliere dei detergenti delicati e adeguati che non secchino mani e rispettino le unghie Idratare e massaggiare le mani e i piedi con creme idratanti o oli cura ogni giorno che aiutino a ripristinare il mantello idro-lipidico.
Smalto: quale scegliere?
Scegliere smalti adeguati controllando l’etichetta. Privilegiare quelli rinforzanti senza formaldeide, cessori di formaldeide, stirene, DBP, canfora, toluene e continuare ad utilizzare prodotti con queste caratteristiche per almeno 6 mesi dopo la fine della chemioterapia. VIETATISSIMI: smalti semipermanenti e ricostruzioni unghie di qualunque tipo!!!! Oltre a esporre a sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene, indebolirebbero ulteriormente l'unghia e diventerebbero un notevole ricettacolo di batteri.
Utilizzare esclusivamente un solvente senza acetone.
Per chi non vuole uno smalto colorato, per proteggere le unghie è opportuno applicare qualche passata di smalto a base di silicio o di calcio trasparente opaco.
In conclusione, anche la manicure, se non eseguita tenendo conto di tutti questi fattori o eseguita previa accurata analisi epidermica e anamnestica non è un trattamento privo di rischi.