top of page
  • Immagine del redattore

Wondy, ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro

Ho sentito per la prima volta il suo nome a dicembre 2016, quando i media hanno dato la notizia della sua scomparsa, quando la struggente lettera dedicatale da suo marito Alessandro Milan, detto Ken, ha fatto il giro del web. Io avevo una nocciola tra il petto e il seno che ancora non era stata diagnosticata, ma in cuor mio mi sono sentita così affine a Wondy che non mi davo pace. Adesso ho trovato il coraggio di leggere questo libro, regalatomi da suo cugino Andrea che ringrazierò all’infinito per avermi dato questa spinta oltre il burrone. Perché mentre lo leggi ti strazia sapere che una personalità così geniale e brillante è andata persa per sempre, visto che sai già che il lieto fine non c’è stavolta. Però Francesca Del Rosso Wondy riesce a strapparti un sorriso quasi costantemente, e sembra di vedere le espressioni del suo viso mentre leggi, quelle di una superdonna comune. Un modo di scrivere estremamente affine ai miei gusti, semplice e lineare, carico di immagini per far arrivare diretto il messaggio all’anima di chi legge. Non bisogna identificarsi nelle vicende degli altri perché ogni storia è a sé, anche se è dura e spesso in questa lettura mi sono fatta prendere dalla paura del suo finale (e del mio ancora ignoto). Ma la considero un po’ come la paura di volare, non può precludere un bel viaggio. Quindi a tutti consiglio questo libro, perché la vita che Wondy trasmette è più forte di ogni paura. #ionontemolesfide #fighepazzesche #wondy



19 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page